Il Salone dei Padovani

Padovani di nascita o Padovani di adozione, non ci sono differenze: per tutti ma proprio tutti quel grande edificio che con la sua mole troneggia da un lato all’altro delle Piazze è “Il Salone” . Tutti i giorni ai suoi piedi si svolge il mercato cittadino, sia all’esterno che all’interno dell’edificio: il profumo della mortadella tartufata si mescola a quello della frutta fresca, il tintinnio dei bicchieri di chi si beve “le ombre” si unisce al vociare degli acquirenti che contrattano il prezzo della merce. Passano i secoli ed Il Salone rimane lì, serafico, ad osservare le genti che passano sotto i suoi archi, spettatore di tanti mercati e soggetto di tante foto turistiche.

Ma perchè questo edificio è tutto storto ? E perchè degli affreschi di Giotto che un tempo lo decoravano all’interno non rimane alcuna traccia? Scoprilo con noi in questa visita di inizio estate! Il Medioevo è ritenuto a torto un’epoca buia e poco interessante, Padova ebbe invece il suo massimo splendore esattamente in questo lungo periodo storico e fu centro vivace di intense attività commerciali ed artistiche. Il Palazzo della Ragione era l’antica sede dei tribunali cittadini e del mercato coperto di Padova. Fu eretto a partire dal 1218 e sopraelevato nel 1306 da Giovanni degli Eremitani che gli diede la caratteristica copertura a forma di carena di nave rovesciata. Il piano superiore è occupato dalla più grande sala pensile del mondo, che misura 81 metri per 27 ed ha un’altezza di 27 metri con soffitto ligneo a carena di nave. All’interno conserva un ciclo di affreschi a carattere astrologico estremamente suggestivo e dettagliato, in cui vale davvero la pena perdersi con gli occhi e con la mente tra le mille figure enigmatiche che lo compongono.

E pensa un po’… qui a Padova abbiamo pure il Ponte dei Sospiri, non serve andare a Venezia :il Palazzo delle Debite che fu in uso dal Medioevo fino a tutto l’Ottocento come carcere era collegato al Palazzo della Ragione da un elegante arco proprio come quello più famoso della vicina Venezia. Di qui passavano i condannati, andando direttamente dal luogo dove veniva emessa l’ordinanza al carcere dove scontavano con la reclusione i propri debiti.

Oggi studenti allegri si danno appuntamento lì sotto per lo spritz e nessuno sospira più 🙃🙂🙃🙂🙃