18 Ott La piccola Jeanne va a Cortona (con Gino Severini)
Visitiamo Cortona e ci troviamo davanti ad un museo con un intero piano dedicato ad un certo GINO SEVERINI, artista futurista nato a Cortona. Diciamo futurismo… e ci vengono in mente quel buffo cagnolino nero dalle mille zampe di Balla (Dinamismo di un cane al guinzaglio,1912) e quella scultura tutta strana di Boccioni che troviamo oggi sul retro dei 20 centesimi di euro (Forme uniche della continuità nello spazio,1913).
IL FUTURISMO A CORTONA
Ma perchè parliamo di futurismo se andiamo a Cortona??? Scopritelo con noi in questo viaggio di dicembre, e se volete saperne di più… continuate a leggere l’articolo qui sotto 😉
L’intero terzo piano del MAEC (Museo dell’Accademia Etrusca e della città di Cortona) è dedicato a questo artista che troppo spesso nei manuali storia dell’arte viene relegato tra gli artisti minori. Era amico di Umberto Boccioni ed allievo di Giacomo Balla. Si chiamava Gino Severini. Nasce a Cortona, aderisce subito al Manifesto dei pittori futuristi. Alla fine del 1911 fa le valigie e si reca in Francia, per la prima mostra futurista svoltasi a Parigi nel 1912. E se ne torna con un nuovo amore, con la sua piccola e dolce Jeanne.
CUPIDO COLPISCE ..A PARIGI
I due si erano incontrati per la prima volta nel dicembre 1911 al “La Closerie des Lilas”, “Il giardino dei Lillà”, un caffè nel quartiere di Montparnasse. Un caffè letterario che era il punto di incontro tra i fermenti letterari ed artistici dell’epoca a livello francese ed europeo.
Lei, Jeanne, 14 anni e mezzo e due grandi occhi scuri e due trecce lunghe su un visetto ovale perfetto, nata e cresciuta nella ville lumière, cresciuta a pane ed arte grazie al papà poeta simbolista, già direttore della rivista letteraria Vers et Prose.
Lui, italiano di famiglia modesta che arriva a Parigi a 23 anni per seguire le proprie sorti d’artista, trova la sua compagna di vita. Trova un amore che con coraggio e fiducia, ed una buona dose di spavalderia e tenacia, è passato attraverso la guerra. La perdita di 2 figli. La miseria delle ristrettezze economiche ed i ripetuti problemi di salute.
Guardiamo allora le opere di Gino Severini esposte al MAEC, e pensiamo alla bellezza del loro legame.
LA VERITA’ SUL MATRIMONIO
In occasione di una mostra organizzata dal Comune di Cortona nel 1983 per festeggiare il centenario della nascita del pittore, Jeanne (morta a Roma nel 1992, quasi 30 anni dopo il marito) ricorda: “Non è che andasse tutto liscio, litigavamo spesso ma sempre con la convinzione profonda del nostro amore: è molto meglio nel matrimonio la difficoltà che i bei fiori e i balli insieme. Sono sicura che le difficoltà della vita, la mancanza di soldi aiutano molto a fare un buon matrimonio”.
Parole memorabili…